Osteopatia

La “filosofia osteopatica”, nei suoi principi, considera l’essere umano come unità, la cui struttura, funzione, mente ed emotività sono reciprocamente interdipendenti.
La qualità del movimento, in tutte le sue forme, rispecchia la qualità della vita, della salute e quindi della prestazione sportiva.
L’osteopata agisce quindi sull’equilibrio posturale, biomeccanico e somato-emozionale dell’atleta.

Il corpo, attraverso complessi sistemi di regolazione, attua in risposta a dinamiche anatomiche e fisiologiche, meccanismi di compenso che sono funzionali alla corretta cinetica delle sue parti.
La regolazione posturale è l’interazione-coordinazione di tutti i movimenti, sinergia tra muscoli, articolazioni, recettori, che coinvolge quindi tutto il corpo e il sistema nervoso.

Valutazione osteopatica biomeccanica

La valutazione delle caratteristiche funzionali e di mobilità delle singole componenti, è alla base del concetto prettamente osteopatico di “omeostasi meccanica” dei tessuti corporei, presupposto imprescindibile per l’identificazione di condizioni cinetiche suggestive di potenzialità lesiva.
Analizzando i movimenti corporei, l’osteopata evidenzia le limitazioni di mobilità delle articolazioni, considera le specifiche qualità del movimento e gli schemi posturali adottati dal soggetto.
La valutazione osteopatica ed il conseguente percorso deduttivo di una strategia di trattamento, sono differenti da diagnosi medica, avvalendosi di una diversa metodica valutativa e di un linguaggio di interpretazione propri.
La raccolta delle informazioni inerenti la storia funzionale e clinica del soggetto non mira ad una conclusione diagnostica, di naturale pertinenza medica, bensì all’esclusione di aspetti patologici che costituiscano controindicazione al trattamento osteopatico.

Il trattamento osteopatico

L’osteopata agisce manualmente, con interventi manipolativi correttivi, atti a ristabilire condizioni di mobilità più fisiologiche. Il trattamento osteopatico genera uno stimolo meccanico, che si traduce in una risposta biochimica e circolatoria che stimola le capacità reattive del corpo.

La mobilità recuperata consente la ridistribuzione delle sollecitazioni meccaniche, riducendo gli stress articolari, con minor dispendio energetico e maggior benessere per i tessuti corporei.
Durata e numero dei trattamenti variano in relazione al soggetto, al tipo di problema e alla risposta.

Dimostrazione dell’efficacia del trattamento osteopatia

L’osteopata agisce manualmente, con interventi manipolativi correttivi, atti a ristabilire condizioni di mobilità più fisiologiche. Il trattamento osteopatico genera uno stimolo meccanico, che si traduce in una risposta biochimica e circolatoria che stimola le capacità reattive del corpo.

La mobilità recuperata consente la ridistribuzione delle sollecitazioni meccaniche, riducendo gli stress articolari,
con minor dispendio energetico e maggior benessere per i tessuti corporei.
Durata e numero dei trattamenti variano in relazione al soggetto, al tipo di problema e alla risposta.

Per dimostrare la “scientificità” del metodo osteopatico, il lavoro ha rispettato le procedure metodologiche standard utilizzate in medicina d’evidenza, ed è stato validato da un esperto di statistica biomedica dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova.

Miglioramento soggettivo dopo il trattamento

Prima del trattamento, i partecipanti definivano il loro stato di equilibrio posturale, il 2% pessimo, il 30% scarso, il 48% normale, il 18% buono, il 2% ottimo.

  • Il 94% dei partecipanti dichiara un miglioramento del proprio assetto posturale
    Tra questi:
  • il 66% dichiara un cambiamento lievemente positivo
  • il 28% dichiara un netto miglioramento
  • Il 6% ha dichiarato di non percepire variazioni significative
  • Nessuno dei partecipanti ha percepito un peggioramento del proprio assetto posturale

Miglioramento oggettivo dopo il trattamento

L’analisi posturale computerizzata, comparata tra il prima e il dopo trattamento, evidenzia importanti risultati di miglioramento (media su tutti i partecipanti) come ad esempio:

  • Disfunzioni di rotazione vertebrale: miglioramento (derotazione) del 35,7%
  • Sbilanciamento del tronco (suddivisione carico a dx e sx) : miglioramento del 32,9%
  • Disfunzioni di torsione pelvica: miglioramento del 27,7%
  • Inclinazione antero-posteriore del tronco: miglioramento del 16,5%
  • Disfunzioni di inclinazione pelvica: miglioramento del 12%
  • Eccessivo atteggiamento cifotico: miglioramento del 6,5%

Il trattamento osteopatico preventivo migliora l’assetto posturale, consente di ridistribuire sollecitazioni meccaniche,
riducendo stress articolari e probabilità di infortuni.

Si consiglia pertanto di effettuare una valutazione osteopatica preventiva con regolarità,
una volta al mese, anche in assenza di problematiche specifiche,
per consolidare e migliorare il proprio assetto posturale.

Referente:

Dott. Orazio Barana 

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